L’esperienza a Pantelleria: a volte si riesce a sollevare i macigni!

Era il 2019, per la precisione il mese di febbraio, quando mi è stata chiesta la disponibilità a svolgere il compito di assessore comunale a Pantelleria.

I contatti con l’isola li avevo avuti circa 5 anni prima, quando ho predisposto uno studio preliminare per l’autosufficienza energetica. Quello studio si chiamava “Verso Pantelleria Zero” proprio perché indicava una direzione da seguire per azzerare la dipendenza dalle fonti fossili.

Ci pensai un po’, ad essere sincero non tantissimo, e poi accettai spinto più che altro dalla possibilità di mettere in atto ciò che avevo scritto in quello studio.

Infatti, l’autosufficienza energetica di un’isola non interconnessa, anche se da una parte è più complicato perché non c’è una grande rete elettrica che possa agire da polmone, è un obiettivo economicamente fattibile, visti i costi di generazione dell’energia elettrica.

A fine marzo di quell’anno, giurai e divenni Assessore comunale.

Feci un giro dell’isola insieme ai ragazzi e mi resi conto di alcune problematiche.

Il primo problema di cui mi occupai riguardava un cedimento di un tratto stradale in pieno centro a causa dell’ostruzione di un tratto fognario. Dissi che bisognava intervenire e chiesi di avere una quantificazione del costo e se c’era disponibilità economica. Una volta compreso che c’era la possibilità di intervenire immediatamente, detti il via libera all’ufficio tecnico.

I lavori furono affidati e il problema risolto.

Questo è stato il modo di agire che ho impostato in questi anni: studio del problema, ricerca della soluzione, quantificazione dei costi, ricerca delle risorse e avvio delle procedure per l’affidamento dei lavori.

Così facendo, di anno in anno, sono state trovate soluzioni a diverse problematiche che si trascinavano da anni.

La serie di opere finanziate è davvero lunga.

Ultimazione del cantiere della scuola media, Waterfront, interventi di messa in sicurezza del territorio, riqualificazione delle uniche due zone del centro storico originario di Pantelleria, messa in sicurezza e ristrutturazione della unità immobiliari di 14 palazzine popolari, ristrutturazione di una ex scuola elementare abbandonata, abbattimento di un “ecomostro” per realizzare al suo posto un asilo nido, riqualificazione energetica di cinque edifici comunali tra cui il canile, efficientamento energetico dell’impianto di pubblica illuminazione, impianto di trattamento della frazione secca dei rifiuti per migliorare la percentuale di raccolta differenziata, riqualificazione delle reti di adduzione dell’acquedotto per ridurre le perdite, nuovi tratti di acquedotto, impianto di depurazione con affinamento al fine del riuso dell’acqua, impianti di produzione di energia rinnovabile.

Complessivamente i finanziamenti arrivati sull’isola ammontano a circa 100 milioni di euro.

Naturalmente non ho fatto tutto da solo.

Il risultato è stato realizzato grazie ad un ufficio tecnico in grado di programmare e progettare. Un ufficio tecnico qualificato per la verifica dei progetti che lavora anche per altri Enti.

Quando tre anni e mezzo fa sono arrivato a Pantelleria, non avrei mai pensato di riuscire in tale opera. E ancora oggi, se guardo indietro, mi chiedo come sia stato possibile sollevare quel macigno di dubbi e problematiche che impedivano anche le risoluzioni più semplici sul territorio.

La risposta che sono riuscito a darmi è che solo la costanza, la perseveranza, e una visione chiara degli obiettivi da raggiungere sono gli ingredienti che hanno permesso il raggiungimento di questo risultato.

La stessa costanza, perseveranza e visione degli obiettivi che intendo mettere a disposizione dei siciliani per migliorare questa terra abbandonata al suo destino da una serie di politici che hanno pensato solo a consolidare il loro potere.

3 Comments to “L’esperienza a Pantelleria: a volte si riesce a sollevare i macigni!”

  1. Grande Angelo💪

  2. Ma in questi 100 milioni di euro è prevista anche una riqualificazione della Grotta di Sateria? Un’isola come la nostra che offre infinite attrazioni deve essere fruibile a tutti per poterla vendere! Grazie per una tempestiva risposta 😉

    1. La ricerca delle risorse per la messa in sicurezza della Grotta di Sateria è stata una delle prime attività di cui mi sono occupato appena arrivato a Pantelleria. Tale intervento è stato candidato ad un avviso del Ministero degli Interni che ha un fondo specifico. Tale fondo è stato incrementato nel 2021 dal Governo Conte II e, grazie a ciò, siamo riusciti a finanziare l’opera. Il progetto definitivo è stato già redatto e prevede la messa in sicurezza dell’interno della grotta e della scalinata da cui si accede, oltre alla riqualificazione della parte interna con la demolizione dei vecchi ruderi. La procedura per l’affidamento dei lavori dovrà essere avviata entro il prossimo mese di novembre.

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