Renzo e Lucia alla leonfortese

“Questo matrimonio non s’ha da fare”, questo è il messaggio che Don Rodrigo recapitò al povero Don Abbondio, per tramite dei bravi, per impedire il matrimonio tra Renzo e Lucia.

Anche a Leonforte sembra essere successa la stessa cosa e qualcuno non vuole che il matrimonio tra PD e M5S si faccia.

Un mese fa avveniva l’incontro con la delegazione del PD per provare a costruire insieme un percorso comune per le prossime amministrative.

Il M5S ha fatto una proposta logica e lineare: costruire la “Casa dei progressisti”, da allargare anche ad altri gruppi civici, lasciando fuori quelle forze e quei gruppi collegati alla destra, quelli che avevano condiviso l’esperienza della precedente amministrazione e chi ha condiviso l’esperienza dell’attuale amministrazione Barbera, compreso chi, qualche mese fa, l’ha abbandonata, almeno a parole.

Tra i gruppi civici, in questi ultimi mesi, se ne è costituito uno denominato “Leonforte al centro” formata da consiglieri della Lista Sinatra, che alle ultime regionali hanno appoggiato candidati di Forza Italia, ed esponenti del Movimento Autonomista di Raffaele Lombardo.

Questo gruppo aveva aperto un’interlocuzione con il PD e aveva anche provato ad avvicinare il Movimento, ma ogni possibile interlocuzione è stata respinta per incompatibilità politica.

La prossima Amministrazione di Leonforte deve essere di rottura con quelle degli ultimi 10 anni e come si può pensare di esserlo se ci si allea con chi ha fatto parte di quelle esperienze?

Come si può pensare di pretendere dall’ASP un servizio efficiente, se poi ci si allea con chi ha come riferimento politico il cognato dell’attuale Direttore Generale? È stato l’errore commesso anche dall’attuale amministrazione, quando ha nominato un Assessore che proveniva da quell’area politica, non ottenendo alcun risultato tangibile, a parte tante chiacchiere.

Da quel che veniva detto, sembrava che anche il PD preferisse non intraprendere un percorso comune con questo gruppo, però in questo mese non c’è stato modo di potersi risedere ad un tavolo per lavorare insieme al progetto politico, mentre i democratici continuavano ad interloquire con questi signori.

Insomma, il PD voleva sposarsi con il M5S, ma continuava a flirtare con “Leonforte al centro”.

Dopo il primo incontro, gli unici contatti del M5S con il PD si sono avuti con il Segretario.

In uno di questi incontri si è discusso del nodo Sindaco: chi doveva essere il candidato?

Secondo il Movimento la scelta migliore che si potesse fare era quella di candidare una personalità di alto spessore, apprezzata da buona parte dei leonfortesi, libera da condizionamenti ed in grado di far rispettare il patto elettorale a tutto il gruppo e, in ogni caso, da scegliere insieme partendo da una decisione condivisa. Anche se c’era la disponibilità ad accettare altre soluzioni.

Tale proposta non veniva accolta con entusiasmo da una parte del PD. Una personalità di questo tipo appariva troppo “libera e indipendente” e questo aspetto, che sembrerebbe un pregio, veniva descritto come un difetto.

La proposta del PD, invece, era quella di candidare una persona proposta dal gruppo “Leonforte al centro”: l’Avv. Piero Li Volsi.

Naturalmente una soluzione del genere non poteva essere accettata dal Movimento, per le questioni dette in precedenza.

Al contrario, si poteva prendere in considerazione un candidato del PD, quale il Segretario. Ma lui declinava l’invito, dicendo che non intendeva candidarsi.

A quel punto il PD ha proposto un altro nome non ricevendo un no. Anche se in questo caso si sarebbero dovute valutare anche i nomi proposti dal Movimento e alla fine scegliere di comune accordo la persona che poteva fare da sintesi e dare garanzia a tutta l’alleanza.

Ma non c’è stato verso.

Domenica 12 marzo, si è riunito il Direttivo del PD e con 14 voti a favore e 2 contrari ha deliberato di allearsi con la lista “Leonforte a centro”, di candidare a Sindaco l’Avv. Li Volsi ed eventualmente di aprire tale alleanza al M5S.

In pratica, hanno approvato tutte le proposte non gradite al M5S che, a quel punto, non si capisce per quale ragione dovrebbe far parte di questa alleanza.

A questo punto si prende atto di quanto deciso dal PD leonfortese.

Evidentemente ci sono esigenze che vanno oltre l’appartenenza ed i valori politici, gli interessi di Leonforte e del territorio, gli elettori di centrosinistra che chiedono a gran voce un’alleanza tra PD e M5S e che, anche a Leonforte, si sono espressi votando Elly Schlein.

Chissà se si materializzerà un Fra’ Cristoforo che alla fine celebrerà le nozze?

In ogni caso, con o senza il PD, il M5S deve continuare il suo percorso dialogando con le altre forze civiche che hanno interesse a risollevare Leonforte dal disastro in cui si trova, consapevole che in ogni caso spetterà agli elettori giudicare le scelte fatte da ognuno.

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