Grazie ragazzi.

Ieri è stata una giornata piena di emozioni.

È stato emozionante stare su un palco insieme a persone come Nuccio di Paola e Nunzia Catalfo.

È stato emozionante rivedere Francesco Cappello che ha scelto di assistere sotto il palco.

È stato commovente ascoltare la testimonianza di chi ha vissuto uno dei momenti più brutti del nostro Paese, la pandemia, e ha fatto di tutto perché nessuno rimanesse indietro, battendosi perché i lavoratori non fossero licenziati a causa del lockdown, perché le piccole e medie imprese fossero aiutate e non fallissero, perché il Ministero dell’Economia trovasse le risorse necessarie.

Mi chiedo cosa sarebbe successo se al posto dei tanto vilipesi “grillini” ci fossero stati gli “esperti”, quelli che nel 2011 sono dovuti scappare dall’uscita di servizio, perché avevano portato l’Italia nel baratro, quelli che hanno aperto le porte ai licenziamenti con il jobs act, quelli che hanno creato manodopera gratuita con l’alternanza scuola lavoro, quelli che hanno stoppato il settore delle rinnovabili, mandando a casa tanti lavoratori e sul lastrico migliaia di imprese, quelli che non hanno votato il PNRR perché dovevano leggere 300 pagine, quelli che girano le piazze siciliane con spettacoli comici parlandoci dei problemi e non proponendo nessuna soluzione, quelli che hanno sostenuto il sistema che ci ha portato allo sfascio e si nascondono dietro le facce nuove e pulite di alcuni candidati che non hanno avuto il coraggio di cacciarli, quelli che saltano da un partito all’altro e rinnegano la loro storia pur di conquistare una poltrona.

Se ci fossero stati questi signori al Governo dell’Italia con le loro ricette assurde, avremmo assistito all’assalto ai forni di manzoniana memoria.

Per fortuna in quel periodo al Governo c’erano persone oneste, persone con la schiena dritta, persone che hanno pensato a fare le cose giuste, persone che non si sono lasciate piegare, che hanno lottato per il bene di tutti.

Eppure i media hanno fatto passare tutto questo come sbagliato, come un errore, come un disastro e pian piano hanno inculcato nelle menti della gente che bisogna ritornare al passato, bisogna dare fiducia ai lupi, bisogna far governare chi ha fatto fallire l’Italia, chi non ha fatto nulla per la Sicilia.

Una persona come Nunzia Catalfo, in un altro partito, sarebbe stata ricandidata ad una delle cariche più importanti.

Se Nunzia Catalfo fosse stata una persona come le altre, sarebbe andata via e avrebbe accettato una sicura candidatura in qualche altro partito.

Ed invece non lo ha fatto.

Perché Nunzia Catalfo è una persona speciale, come ce ne sono tante nel Movimento 5 Stelle.

Persone che hanno rivestito l’incarico con disciplina e onore e hanno sposato un progetto per cambiare il modo di fare politica, il modo di amministrare gli Enti locali, il proprio Paese, la propria Regione.

Persone che pur sapendo di non potersi ricandidare per le regole del Movimento in cui hanno scelto di militare, ancora restano al fianco di chi sta conducendo una campagna elettorale durissima, contro tutto e tutti.

Per questo li voglio ringraziare.

Grazie Nunzia, Giancarlo, Francesco, Gianina, Valentina, Stefano, Salvo, Maurizio, Gianni e ai tanti eletti al secondo mandato che hanno scelto, coerentemente con i principi del Movimento 5 Stelle, di restare accanto ai candidati per dare il loro aiuto, per trasmettere ciò che hanno imparato in questi anni.

Vedere ieri sera Nunzia commuoversi fino alle lacrime, perché un percettore del Reddito di Cittadinanza l’ha avvicinata e le ha detto “Grazie” non ha prezzo e dimostra la grandezza delle donne e degli uomini del Movimento.

Grazie ragazzi, grazie per aver dimostrato che un progetto è più importante dell’interesse personale.

Grazie per aver scelto di stare dalla parte giusta.

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